Titolo:
Neve, cane, piede
Autore:
Claudio Morandini
Edito
da Edizioni Exorma
Un
titolo essenziale, privo di fronzoli che preannuncia in modo esaustivo e con
una certa spietatezza, gli elementi e gli ambientamenti che costituiscono la
narrazione; a questi si sommano gli umori che caratterizzano il protagonista,
Adelmo Farandola, vecchio malconcio e burbero che in estate vive in un bivacco dal quale si allontana raramente per scendere in paese, mentre in inverno nel totale isolamento, confinato tra le strette pareti di una
baita completamente ricoperta di neve. Uno spazio inizialmente inaccessibile al
cane, amico fin troppo loquace al quale Farandola presta pensieri e sentimenti,
e col quale il vecchio montanaro condividerà un macabro ritrovamento.
“D’altra parte, i cani fanno così. Si vendono
per un pezzo di pane. Ti si appiccicano per la vita. Se li sbatti fuori casa
perché si dedichino ai bisogni loro restano lì, sulla porta, e se la fanno
addosso, perché tu non sei con loro, e loro non muovono un passo senza di te.
Così fanno i cani.”
E poi
“E il cane mugola per
la frustrazione.
La notte, i colpi più
lenti, più vaghi. È la neve che bussa, lo strato spesso di neve che avvolge
tutta la baita e la nasconde al sole fino a renderla un semplice rilievo sulla
superficie. È la neve che chiede di entrare.”
“(…) non uno zoccolo,
quello che uomo e cane vedono spuntare dalla valanga. Spunta proprio come un
germoglio che ha attraversato strati di terra, a fatica e con ostinazione, e
ora si schiude all’aria e al sole, per crescere più forte. È grigio di terra e
livido.”
Claudio
Morandini, nato ad Aosta nel 1960, è insegnante di Lettere presso il liceo
scientifico "Édouard Bérard" di Aosta. Si è inizialmente dedicato
alla scrittura di commedie per la radio e il teatro, per poi lavorare sul
racconto breve e, in seguito, sul romanzo. Suoi racconti sono apparsi in
antologie e riviste. Collabora con il blog Letteratitudine e con le riviste
letterarie Fuori Asse, Diacritica e Zibaldoni e altre meraviglie.
Con
il suo libro “A gran giornate” è entrato nella selezione libri del mese di
settembre 2012 delle librerie La Feltrinelli, nella cinquina dei finalisti
della seconda edizione del premio letterario "Il Paradiso degli
Orchi", sempre nel 2012, ed è risultato vincitore della prima edizione del
premio letterario "Città di Trebisacce", promosso nel 2013
dall'Istituto Culturale della Calabria "Il Musagete".
Con
il romanzo Neve, cane, piede si è aggiudicato la XXIX edizione del "Premio
Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante", nella sezione Narrativa. A seguito
dell'iniziativa "Modus Legendi", il libro ha raggiunto la quinta
posizione nella classifica della narrativa italiana e la settima posizione in
quella generale dei libri più venduti. Nel marzo 2017 il romanzo è uscito in
Francia e a novembre dello stesso anno in Cile.
Un
romanzo breve questo, dal ritmo incalzante, ricco di dialoghi ben costruiti,
mai pesanti né scontati; una prosa che mette tenacemente in equilibrio i toni
più asciutti usati nella narrazione della solitudine, del delirio e della
scontrosità del protagonista, che tra l’altro culmina nella ferocia, e quelli più
leggeri in cui a farla da padrone sono avvenimenti raccontati con sbalzi
umoristici alla stregua del comico.
"Un romanzo che più somiglia a una lunga favola nera, in cui la montagna parla come creatura ventriloqua attraverso le voci degli animali (...)" Giorgio Ghiotti (l'Unità)
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