mercoledì 8 novembre 2017

Ritratto di Jennie (Recensione)

Titolo: Ritratto di Jennie
Titolo originale: Portrait of Jennie
Autore: Robert Nathan
Traduzione a cura di Simone Caltabellota



Una sera, mentre sta tornando a casa, il giovane pittore squattrinato Eben Adams incontra una bambina con indosso vestiti che sembrano usciti da un’altra epoca.

Il mio corpo sembrava leggero, senza peso, fatto dell’aria della sera. Anche la ragazzina che giocava da sola nel mezzo del viale non faceva alcun suono. Giocava a campana; saltava in aria con le gambe divaricate e quindi toccava di nuovo terra, silenziosa come le spore di un soffione.”

Jennie è lì da sola e, senza alcun apparente motivo, inizia a camminare di fianco all’uomo e a parlare con lui. Quando Eben le chiede quale sia il suo più grande desiderio, Jennie gli confida:

Vorrei che tu aspettassi che io diventi grande.”

Eben ignora che da quel momento in poi la sua vita, e il suo modo di guardare al mondo, cambieranno radicalmente; che quella bambina diventerà una donna grazie alla quale, attraverso le vicende narrate con uno stile che fluttua tra il reale e il fiabesco, egli scoprirà cosa significa l’arte e soprattutto l’amore.

Non sapevo perché ci fossimo incontrati, o come era accaduto. Anche ora non lo so. So solo che era destino che fosse così, che la linea della sua vita si intrecciasse con la mia; e che neppure il tempo né il mondo potevano separarci.”

Questo capolavoro del Novecento, pubblicato per la prima volta nel 1940, è la storia di un amore che sfida il tempo e la morte, una narrazione romantica e toccante che invita il lettore a riflettere sulla natura dell’essere umano, dell’amore e del destino. Una scrittura dal gusto dolciastro e frizzante, questa, in cui i dialoghi e le descrizioni sono rese con uno slancio poetico, e restano quasi sospese. Una sospensione che guida il lettore in una New York opaca, avvolgente e remota ma inevitabilmente moderna.

Un libro dalla linea grafica impeccabile, con la copertina in cartoncino Chagall Bianco da 260 gr che è molto piacevole al tatto; elegante e sobrio. Sono libri stampati in tiratura numerata (999 copie)  pubblicati per la prima volta nel novembre del 2015 e andato in ristampa nell’ottobre 2016. Un capolavoro di scrittura per Nathan e di “veste” per Atlantide.

Robert Nathan nasce a New York nel 1894 (e morirà a Los Angeles nel 1985 a 91 anni) in una facoltosa famiglia. Istruito alla Harvard University, nel 1912 inizia a scrivere la narrativa e la poesia. Dopo diversi tentativi di scritture che non raccolsero il parere favorevole di pubblico e critica, nel 1940 scrive quello che è considerato ancora oggi il suo lavoro meglio riuscito: Ritratto di Jennie, appunto. Questo libro è considerato un capolavoro moderno di fantascienza, e ne è stato prodotto anche il film interpretato da Jennifer Jones e Joseph Cotten. Oltre a diversi romanzi, ha scritto inoltre poesie, racconti per bambini, sceneggiature e novelle. 



Anno dopo anno la primavera arriva, aveva detto lei, e domani è sempre. Quando infine non c'è stato più domani, mi è restato da ricordare l’ieri. Anche ieri è sempre.”


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